Ho inviato a Rivieracqua e al Commissario dell'ATO Idrico, in quanto soggetto preposto alla vigilanza sull'operato del Gestore, una lettera con questo contenuto:
Con la presente voglio manifestare il fermo disappunto riguardo alle modalità con cui è stata gestita la fase di informazione e comunicazione circa gli eventi di cui all’oggetto, anche se in parte imprevedibili.
Dalla Vs. nota sembrerebbe che già nella serata di lunedì fossero emerse circostanze tali da non poter confermare la previsione iniziale di conclusione dei lavori entro la serata del medesimo giorno.
Non è quindi chiaro il motivo per cui la prima informativa sul protrarsi dei lavori e sulla conseguente necessità di dover mettere temporaneamente fuori servizio la condotta Roja 1 sia giunta via PEC al protocollo del Comune solo alle ore 17:45 di martedì 21 marzo, ad uffici chiusi, quando ormai in molte zone del paese dai rubinetti delle abitazioni non scendeva più acqua.
Da parte della Direzione di Rivieracqua auspico innanzitutto un comunicato di scuse nei confronti dei cittadini, poi chiedo che si instauri rapidamente una nuova fase, che preveda un protocollo di informazione e comunicazione più snello e capillare, nel quale la figura del cittadino-utente venga posta al centro, senza peraltro ignorare il ruolo dell’Ente Comunale che attraverso i canali on-line, le Associazioni di Volontariato, la presenza sul territorio, puó a sua volta, se allertato in tempo utile, attivare iniziative a tutela dei cittadini e soprattutto delle fasce deboli, degli anziani, dei giovani, puó riorganizzare i servizi scolastici e sociali, ecc.
Infine, evidenzio che fortunatamente l’evento è accaduto in un periodo di bassa stagione, con la stragrande maggioranza delle attività di ristorazione e ricettive ancora chiuse. In caso contrario avremmo avuto un danno economico non facilmente quantificabile, al quale si sarebbe anche aggiunto un ulteriore e non indifferente danno d’immagine, con ripercussioni negative su più fronti.
Cordiali saluti,
Valerio Urso